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Obbligo Pos professionisti, solo per chi ha fatturato oltre 200 mila euro

Attività professionali 

L’obbligo del Pos non spaventa più i Professionisti. Infatti, l’adempimento scatterà per quei professionisti che nel precedente anno hanno fatturato oltre 200 mila e sarà applicato solo per le attività svolte all’interno degli studi e degli esercizi.

La soglia minima oltre la quale scatta l’obbligo di pagamento tracciabile è di 20 euro. Provvedimento preso, in quanto, come si legge dalla nota tecnica, “l’indicazione di un importo superiore avrebbe vanificato la disposizione colta a facilitare i pagamenti al di sotto dei 30 euro…prevista dal regolamento in corso di adozione del ministero dell’Economia di concerto con il Mise.”

Il decreto (dl 179/2012 convertito in legge 221/2012), se il testo resta quello attuale,  entrerà in vigore 60 giorni dopo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ed entro i successivi 90 giorni potrà essere predisposto un nuovo decreto per disciplinare le modalità di adeguamento alle nuove norme per i soggetti che inizialmente ne sono stati esclusi, appunto quelli con un fatturato sotto i 200mila euro. In pratica l’obbligo del Pos, che nelle intenzioni doveva essere in vigore dal 1° Gennaio 2014, forse scatterà nel 2015.

Il provvedimento che dovrà ottenere l’approvazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dispone che  il vincolo di accettazione dei pagamenti elettronici (bancomat, carte di debito) scatterà solo per importi superiori ai 20 e , e troverà applicazione solo “per i pagamenti effettuati all’interno dei locali destinati allo svolgimento dell’attività di vendita o prestazione di servizio”, ed esclusivamente nel caso in cui il fatturato del soggetto che effettua l’attività sia superiore a 200 mila euro.

Le reazioni sono discordanti. Se da una parte è positiva la reazione della rete delle professioni tecniche, più cauta è la presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone. “Restano ferme tutte le nostre perplessità sui costi di gestione del servizio da parte degli operatori” – ha commentato a caldo la Calderone – “In ogni caso attendiamo l’entrata in vigore del provvedimento e il successivo decreto che stabilirà ulteriori modalità, termini, importi e altri strumenti di pagamento elettronici”.

Ora, prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale si attende il consenso favorevole di Bankitalia, il concerto del Ministero dell’Economia e il parere del Consiglio di Stato.

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